
24 Aprile 2021
E-commerce B2C e B2B: quanto costa e cosa devi sapere prima di cominciare
Una guida per imprenditori che vogliono iniziare a vendere online
Oltrepassare la soglia del mondo reale per entrare in un negozio digitale: l’abbiamo fatto tutti, almeno una volta, da consumatori moderni e sempre connessi. Ma è il commerciante, per primo, a dover fare il grande balzo: aprire un negozio virtuale per ampliare la propria rete di vendita.
Oggi parleremo di:
- E-commerce B2C e B2B: tre differenze che fanno la differenza
- Come integrare l’e-commerce con il proprio gestionale CRM o ERP
- Quanto mi costa aprire un e-commerce?
- Case history Pasticceria Morlacchi: quando la vetrina fa la sua golosa figura!
- Uno sguardo al futuro dell’e-commerce
E-commerce B2C e B2B: tre differenze che fanno la differenza
L’e-commerce è uno strumento ormai consolidato, ma va gestito e reso appetibile, in un mondo dove i luccicanti pop-up della concorrenza sono sempre in bella vista.
Oggi, quindi, partiamo dalle basi e ti spieghiamo, per filo e per segno, cosa va fatto per cominciare e… sì, anche quanto ti costerà.
La prima grande discrimine nella scelta del tuo e-commerce è capire il tuo target. Business to Customer (B2C) e Business to Business (B2B): ecco le due grandi porte da varcare per aprire un negozio online. Ma attento a non aprire quella sbagliata!
Ecco i tre elementi che le differenziano:
- La gestione dei prezzi. La vendita online al pubblico è molto più facile, perché i prezzi sono uguali per tutti. Nel B2B le cose si complicano: a seconda dei contratti commerciali con i vari clienti, vengono applicati sconti e tabelle di prezzo differenti.
- La gestione dei pagamenti. L’e-commerce B2C è comodo per la possibilità che offre di pagare al momento del checkout in modo sicuro. Nel B2B tutto dipende, ancora una volta, dagli accordi commerciali: contratti con pagamenti a 30/60 giorni, ad esempio, rendono poco vantaggioso per il cliente pagare subito.
- La gestione del marketing. L’e-commerce B2C gioca su specifiche leve di marketing ben consolidate, su cui basa le scontistiche: voucher, mailing list, spedizione gratuita… Mentre un catalogo B2B solitamente prevede una registrazione che dev’essere approvata per iniziare un rapporto di acquisto online e definire lo sconto dedicato. Questo potrà essere legato all’acquisto di grandi quantità di un prodotto, a percentuali sul valore totale del carrello o, ancora, deciso da tabelle predefinite.
Noi, nello sviluppo di un’e-shop, utilizziamo uno strumento in grado di soddisfare al meglio entrambe le esigenze: la piattaforma WooCommerce, un plug-in di WordPress molto intuitivo, con cui poter personalizzare a piacimento il proprio negozio virtuale, gestendo serenamente tutte le condizioni di prezzo specifiche del B2B o disattivando, all’occorrenza, le funzionalità di checkout, inviando semplicemente l’ordine con note e avvisi sul pagamento.
Come integrare l’e-commerce con il proprio gestionale CRM o ERP
Un elemento fondamentale da dover gestire, prima ancora di iniziare un percorso di sviluppo in WooCommerce, è capire come integrarlo e connetterlo al proprio gestionale in uso. A che scopo?
- Per avere i prodotti del catalogo sempre sincronizzati
- Per avere le giacenze di magazzino e le disponibilità sempre aggiornate
- Per sincronizzare gli ordini in tempo reale o in tempi prestabiliti
La nostra esperienza ci ha permesso di sviluppare veri e propri connettori tra WooCommerce e cassa in Cloud, gestionale Arca e molti altri ERP meno noti o, addirittura, completamente customizzati.
Quanto mi costa aprire e mantenere e-commerce?
Nonostante la versione base di WooCommerce sia gratuita, qualche investimento iniziale per personalizzarlo al meglio va fatto.
Ma se è necessario dedicare un budget all’allestimento della vetrina, ne servirà uno anche per coinvolgere l’utente e farlo entrare in negozio, investendo in marketing digitale. Parliamo di costi continuativi necessari, perché un buon piano editoriale social e campagne annunci ben studiate possono fare veramente la differenza per il successo di un e-commerce.
Il vero costo di un e-commerce, dunque, è in termini di consulenza professionale in ambito web marketing: specialisti campagne social e Google, tecnici SEO, copywriter. Ovviamente è solo una coincidenza che noi lo siamo, intendiamoci! 😉
Quanto costa un e-commerce B2C o un catalogo B2B? Sviluppato in woocommerce con un tema personalizzato può costare da 5.000€ a 10.000€ (i costi si alzano ulteriormente se ci sono personalizzazioni e/o configuratori e/o aree private particolarmente impegnative o la configurazione multilingua). Il prezzo è composto, oltre che dallo sviluppo, dai servizi di SEO tecnico, connessione con il gestionale, l’ottimizzazione funnel e vari strumenti di marketing (Eventi Google Analytics, Catalogo Facebook, Pixel, Newlsetter, Voucher ecc.).
In ogni caso, eccoti una pratica lista della spesa da mettere a budget:
Costi iniziali di pubblicazione
- Mockup e progetto grafico personalizzato (soluzione consigliata, ma, in caso di template standard acquistato, questa voce si può eliminare)
- Configurazione WooCommerce
- Importazione dei prodotti o connettore al gestionale
- Eventuali costi aggiuntivi per: fotografie dei prodotti, inserimento manuale dei prodotti, copy dei testi del sito
- Predisposizione del funnel
- SEO tecnico ed eventuale SEO dei contenuti in caso di blog
Costi di manutenzione
- Hosting
- Assistenza
- GDPR (Cookie e privacy policy)
- Licenze plug-in
Costi di marketing digitale
- Gestione campagne annunci e piano editoriale social Facebook e Instagram (per il B2C)
- Gestione piano editoriale Linkedin (per il B2B)
- Gestione campagne Google
- Gestione del funnel (e-mail automatiche, registrazione, lead generation).
Case history Pasticceria Morlacchi: quando la vetrina fa la sua golosa figura!
La nostra collaborazione con Pasticceria Morlacchi è un bell’esempio di sviluppo di una vetrina e-commerce B2C.
La necessità dell’azienda di valorizzare e vendere i propri prodotti artigianali stagionali, l’ha spinta ad aprire un punto vendita digitale, nell’ottica di aumentare la brand awareness.
La strategia di comunicazione a supporto dell’e-shop ha permesso di incrementare le visite dai social all’e-commerce, attraverso azioni di marketing e remarketing su Facebook, e ha stimolato la community, coinvolgendola attivamente con temi e strumenti dedicati.
Per quanto riguarda il vero e proprio sviluppo dell’e-commerce, si è optato per una soluzione completamente personalizzata sulle esigenze del cliente, dal layout pulito ed essenziale.
Uno shop molto semplice, ma efficace e funzionale: brevi schede descrittive dei prodotti, fotografie professionali e un effetto grafico interattivo e invitante, che mostri il prodotto pronto da scartare e gustare.
Ovviamente, di esempi ne potremmo fare tanti, ma inizia a dare un’occhiata a questi:
- Pasticceria Morlacchi
- Rebel Bike
- L’ortofrutticola
- Tappezzeria Personalizzata
- KEFA orologi da collezione
Uno sguardo al futuro dell’e-commerce
L’e-commerce ha ancora tanto da offrire. Il futuro è sempre più digitale e bisogna essere sempre pronti a cavalcare le novità.
Quali saranno le sue tendenze future? Te ne accenniamo tre:
- Shopper personale. Un servizio apprezzato soprattutto per i beni di lusso: un consulente a distanza dedicato che illustri e consigli i prodotti sulla base dalla mappatura della costumer journey del cliente.
- Intelligenza artificiale. Il conversational commerce gioca già oggi un ruolo chiave nelle vendite online grazie a chatbot di AI per un assistenza clienti efficiente e automatizzata, presente h24.
- Realtà aumentata e virtuale. I negozi online diventeranno sempre più immersivi, interattivi e visitabili tramite avatar digitali. L’esperienza nell’e-shop coinciderà sempre più con quella vissuta in un negozio reale.
Ricorda: gli strumenti che servono sono tutti lì, a disposizione. Bisogna solo saperli usare.